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lunedì 22 aprile 2013

Dopo la Libia, gli usurai del tempio puntano al Mali e guardano all’Algeria

Dopo la Libia, gli usurai del tempio puntano al Mali
e guardano all’Algeria… (ita/eng) 3/2/2013

Mali, Hagel e i Rothschild

Ieri, per inviare un messaggio al Comitato per le Forze Armate del Senato degli Stati Uniti, Israele ha bombardato un convoglio sul confine Siria/Libano. Sembra aver funzionato. Questa mattina, i falchi-galline presenti in tale commissione, come McCain e Inhofe, erano occupati a mettere sulla graticola la nomina di Obama a segretario alla Difesa del senatore Chuck Hagel (R-NE), sulla sua indefessa fedeltà alla madrepatria Israele e al complesso militare-industriale.
Nel frattempo, i bankster Illuminati della City di Londra, guidati dai Rothschild che gestiscono quel circo altrimenti noto come Israele, cercano di arraffare più risorse globali, e questa volta nel paese nord africano del Mali. A febbraio i ribelli tuareg del nord del Mali, con l’aiuto dei resti di al-Qaida addestrati e armati dalle agenzie di intelligence dei Rothschild, MI6 e Mossad, per rovesciare il governo di Gheddafi della vicina Libia, attaccavano le truppe governative nella città di confine algerina di Tinzaouaten.

I  tribali secolari tuareg, rappresentati dal Movimento di Liberazione Nazionale Azawad, chiedono da decenni una maggiore autonomia dal governo centrale di Bamako. Eppure sono sempre stati contenti di rimanere nella loro patria, nel nord del Mali. Ma le forze libiche di al-Qaida nel Maghreb, che si fanno chiamare Ansar al-Din, hanno chiesto l’imposizione della legge islamica nel nord del Mali, e poi misteriosamente hanno attaccato verso sud. Perché, se stavano tentando di trasformare il nord del Mali in un santuario di al-Qaida (come la propaganda “ufficiale” ci dice),  attaccare il governo centrale del Mali e far saltare la loro copertura? Questi islamisti sono anche responsabili, con l’aiuto degli Emirati Arabi Uniti, dell’attacco contro l’ambasciata degli Stati Uniti a Bengasi, dove è rimasto ucciso l’ambasciatore statunitense Christopher Stevens con altri tre, montando il vecchio trucco della destabilizzazione M16/Mossad a nome dei vampiri di risorse della City dei Rothschild di Londra (vedasi il mio libro “Big Oil & i suoi banchieri”).
Parlando, la settimana scorsa, al Centro Bunche Ralph, il capo di AFRICOM, Generale Ham, ha ammesso che gli Stati Uniti avevano addestrato molti dei ribelli coinvolti nel colpo di stato in Mali del 2012, tra cui il loro leader, capitano Amadou Sanogo. Il 18 aprile 2012 il democraticamente eletto, per due volte, Presidente Amadou Toumani Toure è stato costretto a dimettersi poco prima delle elezioni presidenziali in cui non poteva candidarsi. È interessante notare che tutti gli altri vincitori potenziali in quelle elezioni, erano contrari a qualsiasi  intervento straniero in Mali per “respingere” la ribellione di “al-Qaida“.
Nonostante i sentimenti anti-intervento del popolo del Mali, subito ci furono le grida dall’ECOWAS e dal Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla necessità di inviare truppe straniere in Mali. L’11 gennaio i francesi, ex padroni coloniali, hanno fatto proprio questo. Allora perché i francesi intervengono in Mali, ma non nella Repubblica Centrafricana, il cui governo è stato attaccato dai ribelli? La vera ragione della provocazione di al-Qaida, era rendere “necessario” l’intervento straniero per impadronirsi delle ricche risorse minerarie recentemente scoperte nel sottosuolo del Mali. Già terzo produttore africano di oro, il Mali è anche ricco di diamanti, uranio, ferro, manganese, bauxite, litio, fosfato, lignite, rame, gesso e marmo. L’esplorazione petrolifera è recentemente aumentata in Mali e la nazione ha il potenziale per diventare una importante via di comunicazione tra l’Africa sub-sahariana e l’Europa.
Con l’ennesimo furto di risorse da parte dei Rothschild, questa volta in gran parte pagata dai generosi contribuenti della classe media francese, la conferma di Chuck Hagel può essere vista come un evento causale. Se confermato, potremmo vedere sia un significativo allontanamento da Israele che dei sostanziali tagli al Pentagono. Bombardamenti di frontiera, escalation e altre minacce a parte, è il momento di sciacquare via dalla siepe i terroristi israeliani, e seguirne la puzza per tutta la catena alimentare arrivando alla feccia che i Rothschild mantengono per eseguire queste provocazioni.
Dean Henderson è l’autore di quattro libri: Big Oil & i loro banchieri nel Golfo Persico; I quattro cavalieri, le otto famiglie e le loro reti d’intelligence, del narcotraffico e del terrorismo globali, The Grateful Unrich: Revolution in 50 Countries, Das Kartell der Federal Reserve, e Stickin ‘in to the Matrix . Potete iscrivervi gratuitamente alla sua rubrica settimanale Left Hook @ Deanhenderson.wordpress.com
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After Libya, the usurers of the temple are pointing to Mali, watching Algeria… ~ Dopo la Libia, gli usurai del tempio puntano al Mali e guardano all’Algeria… ~

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After Libya, the usurers of the temple are pointing to Mali,
watching Algeria …

Mali, Hagel & the Rothschilds

Yesterday, as if to send a message to the US Senate Armed Services Committee, Israel bombed a convoy on the Syria/Lebanon border. It seems to have worked. This morning, chicken hawks on that committee with names like McCain and Inhofe are busy grilling Obama Defense Secretary Nominee Sen. Chuck Hagel (R-NE) as to his unflagging allegiance to mother Israel and the military-industrial complex alike.
Meanwhile, the Rothschild-led City of London Illuminati banksters who run the dog and pony show otherwise known as Israel, seek to grab more global resources – this time in the north African country of Mali.
On February Tuareg rebels based in northern Mali, with help from al Qaeda remnants trained and armed by Rothschild intelligence agencies MI6 and Mossad to overthrow the neighboring Qaddafi government in Libya, attacked government troops in the Algerian border town of Tinzaouaten.
Secular Tuareg tribal people – represented by the Azawad National Liberation Movement – have for decades demanded greater autonomy from the central government in Bamako. Yet they have always been content to remain in their northern Mali homeland.
But Libyan al Qaeda in the Maghreb forces calling themselves Ansar Dine called for the imposition of Islamic law in northern Mali, then mysteriously attacked to the south. Why, if they were attempting to turn northern Mali into an al Qaeda safe-haven (as the “official” story goes), would they attack the central government in Mali and blow their cover?
These Islamists, who were also responsible – with help from the UAE – for the attack on the US embassy in Bengazi which killed US Ambassador Christopher Stevens and three others, fit the age-old pattern of M16/Mossad destabilization on behalf of the Rothschild-led City of London resource vampires (see my book Big Oil & Their Bankers…).
While speaking last week at the Ralph Bunche Center, the head of AFRICOM – General Ham – admitted that the US had trained many of the Mali rebels involved in the 2012 coup, including its leader Captain Amadou Sanogo. (http://www.veteranstoday.com/2013/01/29/us-trained-mali-rebels-commander-visited-us/)
On April 8th, 2012 twice democratically-elected President Amadou Toumani Toure was forced to step down, just prior to scheduled Presidential elections in which he was not eligible to run. Interestingly, all other potential winners in this election were against any foreign intervention in Mali to “put down” the “al Qaeda” rebellion.
Despite the anti-intervention mood of the people of Mali, soon there were cries from ECOWAS and the UN Security Council for the need to insert foreign troops into Mali. On January 11th the French former colonial masters did just that.
So why did the French intervene in Mali, but not in the Central African Republic, whose government had also been attacked by rebels?
The real reason for the al Qaeda provocation which “required” foreign intervention may lie in the rich mineral resources recently discovered beneath Mali’s soil. Already Africa’s third largest gold producer, Mali is also rich in diamonds, uranium, iron ore, manganese, bauxite, lithium, phosphate, lignite, copper, gypsum and marble.
Oil exploration has recently increased in Mali and the nation has the potential to become a major transportation route between sub-Saharan Africa and Europe.
With yet another Rothschild resource grab in progress – this time mostly paid for by generous middle-class French taxpayers – the confirmation of Chuck Hagel can be seen as a seminal event. If confirmed, we could see both a significant move away from Israel and substantial Pentagon cuts.
Border bombings, escalations and other threats aside, it’s time the flush the Israeli terrorists out of the briars and follow the stench all the way up the food chain to the inbred Rothschild scum that runs these provocateurs.
Dean Henderson is the author of four books: Big Oil & Their Bankers in the Persian Gulf: Four Horsemen, Eight Families & Their Global Intelligence, Narcotics & Terror Network, The Grateful Unrich: Revolution in 50 Countries, Das Kartell der Federal Reserve & Stickin’ it to the Matrix. You can subscribe free to his weekly Left Hook column @ http://www.deanhenderson.wordpress.com
Source: DeanHenderson
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