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martedì 21 maggio 2013

Lo zio Sam pronto ad invadere la Libia

14/5/2013
Gli Stati Uniti hanno dispiegato 500 marines in Sicilia, imminente una invasione militare della Libia?



La macchina della guerra e' nuovamente in moto e la vittima sembra essere ancora una volta il popolo libico.

Gli Stati Uniti hanno dispiegato 500 marines nella base NATO di Sigonella (Sicilia) piu' un ingente numero di velivoli a decollo verticale.


Sigonella e' un luogo simbolico: nel 1986 era la base da dove partirono i jet che bombardarono Tripoli e nel 2011 la base fu' usata dai droni che bombardarono il popolo libico.

Probabilmente pero' il nome Sigonella viene associato dalla maggior parte dei lettori alla crisi Italia - Usa per la questione dei sequestratori della nave Achille Lauro (una delle poche volte che l'Italia si e' ribellata al padrone americano...).

Il problema e' piu' che chiaro: dopo che la NATO ha regalato il paese ai ratti mercenari si e' resa conto di quanto essi siano totalmente incapaci di gestire la situazione, il popolo libico non sopporta piu' le prepotenze dei ratti al soldo delle potenze occidentali e le monarchie del Golfo, i ratti sono troppo presi dalle lotte fraticide per poter contrastare il popolo in subbuglio.

Ed ecco che il vecchio zio Sam ha deciso di intervenire in soccorso degli scapestrati nipotini libici: la storia e' gia' scritta.

Accadra' una false flag che fara' da scintilla, i mezzi di comunicazione ci martelleranno sul fatto che un intervento militare sara' necessario per evitare che il paese cada nel chaos e la buona America, per il bene del mondo (!?!) si lancera' a salvare il popolo libico (bombardandolo e invadendolo militarmente...).

Ma la Resistenza non stara' con le mani in mano, l'invasore non avra' vita facile.

gcse
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