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sabato 6 luglio 2013

CHI CONTROLLA IL CAMMINO DELLA SOCIETA’ ?

LA LEGGE DELLA SOCIETA’
Il problema della legge - problema parallelo a quello del sistema di governo -
no ha ancora trovato la sua soluzione nei tempi moderni, anche se è stato
risolto in alcuni periodi della storia. E’ ingiusto e non democratico che un
comitato o un parlamento abbia il diritto di legiferare per la società. E’,
inoltre, ingiusto e non democratico che un individuo, un comitato o un
parlamento emendi o abroghi la legge della società. Qual’è, dunque, la legge
della società? Chi la elabora? Qual’è la sua importanza in rapporto alla
democrazia? La legge naturale di una società è costituita dalla tradizione o
dalla religione. Ogni tentativo di elaborarla al di fuori di queste due fonti è
inutile ed illogico. Le costituzioni non sono la legge della società. La
costituzione è una legge statuaria elaborata dall’uomo. Essa ha bisogno di una
base su cui fondersi per trovare la sua giustificazione. Il problema della libertà
nei tempi moderni consiste nel fatto che le costituzioni sono divenute la legge
della società e che esse si fondano unicamente sulle diverse concezioni dei
sistemi di governo dittatoriali attuati nel mondo, dall’individuo al partito.
Prova ne sono le differenze tra una costituzione e l’altra malgrado che la
libertà dell’uomo sia unica. La ragione di queste differenze è dovuta alla
disparità di concezioni di chi detiene il potere. Ed è questo che ha soffocato la
libertà nei sistemi politici del mondo contemporaneo. Il mezzo adoperato da
chi detiene il potere per dominare il popolo è rappresentato dalla
costituzione, ed il popolo è costretto a rispettarla dalla forza delle leggi
derivanti dalla costituzione stessa, la quale non è altro che il prodotto della
volontà e delle concezioni dei vari governanti. La legge dei sistemi di governo
dittatoriale ha sostituito la legge naturale. La legge umana ha sostituito la
legge naturale ed è sparito ogni criterio obiettivo, creando con ciò uno
squilibrio. L’uomo è lo stesso ovunque. La sua morfologia e i suoi istinti sono
identici dappertutto. E’ per questo che la legge naturale è divenuta la legge
logica dell’uomo. Poi vennero le costituzioni: semplici leggi prodotte
dall’uomo che non considerano l’uomo uguale. La loro concezione dell’uomo
non ha altra giustificazione che la volontà di dominare il popolo da parte di chi
detiene il potere, sia questi un individuo, un parlamento, una classe, un
partito. Vediamo così che, generalmente, le costituzioni sono soggette a
mutamenti ogni volta che cambiano i sistemi di governo. Ciò dimostra che la
costituzione non è la legge naturale, ma il prodotto della volontà degli
apparati di governo e che esiste in quanto deve servire i loro interessi.
Questo è il pericolo che minaccia la libertà ovunque la legge della società è
assente ed è sostituita da leggi umane promulgate da uno strumento di
governo al fine di dominare le masse. Punto essenziale è che il metodo di
governo deve conformarsi alla legge della società, e non viceversa. La legge
della società non può essere perciò oggetto di redazione o di codificazione.
L’importanza della legge è nel fatto che essa è il criterio per distinguere il vero
dal falso, il giusto dall’ingiusto, come pure i diritti e i doveri degli individui. La
libertà sarà sempre minacciata fino a quando non ci sarà una legge sacra e
fondata su norme stabili che non siano soggette ad essere trasformate o
sostituite da un qualsiasi strumento di governo. Al contrario, è lo strumento di
governo che è tenuto a seguire la legge della società. Tuttavia, i poli, in tutto il
modo, sono governati tramite leggi umane suscettibili di essere trasformate
ed abrogate a seconda dell’esito della lotta tra i gruppi politici per giungere al
potere. I referendum dei popoli sulle costituzioni, talvolta, non sono sufficienti
perché sono, essi stessi, un’impostura verso la democrazia, non permettendo
che un "Si" o un "No". I popoli sono costretti ad accettare i referendum in
virtù delle leggi umane. Il referendum sulla costituzione non significa che
questa sia la legge della società; ma significa che è solo una costituzione, una
cosa oggetto di referendum e niente altro. Da questa realtà consegue che la
legge della società è un’eredità umana eterna. Non è proprietà solo dei
viventi. Il redigere una costituzione e sottometterla al referendum dei soli
votanti è, pertanto, una specie di farsa. I codici redatti dall’uomo e derivanti
dalle costituzioni sono pieni di sanzioni materiali, dirette contro l’uomo,
mentre la legge tradizionale ne è quasi priva. La legge tradizionale prevede
quasi esclusivamente sanzioni morali, le sole degne dell’uomo. La religione
contiene ed assorbe la tradizione. La maggior parte delle sanzioni materiali,
nella religione, sono differite. La maggior parte delle sue norme sono
insegnamenti, indicazioni e risposte a delle domande. Questa è la migliore
legge per rispettare l’uomo. La religione non ammette sanzioni temporali se
non in casi estremi, quando queste si rilevano assolutamente necessarie alla
società. La religione comprende la tradizione che è l’espressione della vita
naturale dei popoli. La religione, quindi, è una conferma del diritto naturale.
Le leggi non religiose e non tradizionali sono creazioni dell’uomo contro
l’uomo. Esse sono, pertanto, ingiuste poiché non derivano da questa fonte
naturale costituita dalla tradizione e dalla religione.
CHI CONTROLLA IL CAMMINO DELLA SOCIETA’ ?
La domanda è: una volta che si verifica una deviazione della legge, chi
controllerà la società per avvisarla di tale deviazione? Democraticamente
nessuna parte può, in nome della società, pretendere il diritto di controllo. Ciò
significa che spetta alla società di controllare se stessa. E’ una dittatura la
pretesa di una qualsiasi parte, sia essa un individuo o un gruppo di individui, di
essere responsabile della legge, perché democrazia significa responsabilità
della società intera e, pertanto, il diritto di controllo spetta a tutta la società.
E’ questa la democrazia, che si esercita attraverso lo strumento di governo
democratico che è il risultato della organizzazione della società stessa nei
congressi popolari di base. L’auto - governo del popolo si attua tramite i
comitati popolari e in seguito tramite il Congresso Generale del Popolo
(Congresso Nazionale) dove si incontrano le segreterie popolari, i comitati
popolari. Secondo questa teoria il popolo diviene egli stesso strumento di
governo e controllerà, in questo caso, se stesso. In questo modo si realizza
l’autocontrollo della società sulla propria legge.
COME PUO’ LA SOCIETA’ CORREGGERE LA SUA DIREZIONE IN
CASO DI DEVIAZIONE DALLA PROPRIA LEGGE ?
Se uno strumento di governo è dittatoriale, come è oggi il caso di tutti i sistemi
politici del mondo, la società, constatando una deviazione dalla legge, non ha
altro mezzo di esprimere e di correggere tale deviazione se non la violenza,
cioè la rivoluzione contro lo strumento di governo. Questa violenza o
rivoluzione, anche se esprime la presa di coscienza di tale deviazione della
società, non è attuata però da tutta la società, ma intrapresa solo da quelli che
hanno la capacità, l’iniziativa e l’audacia di affermare la volontà della società.
Tuttavia, questa azione è un passaggio alla dittatura, poiché questa iniziativa
rivoluzionaria rende possibile, per necessità della rivoluzione stessa,
l’instaurarsi di uno strumento di governo che si sostituisce al popolo, e ciò
significa che tale strumento di governo è rimasto ancora dittatoriale. Inoltre,
la violenza ed i cambiamenti ottenuti con l’uso della forza sono in se stessi un
atto non democratico, anche se esso avviene in conseguenza di una
precedente situazione non democratica. Una società che si trovi ancora in
questa situazione è una società arretrata. Qual’è dunque la soluzione? La
soluzione è che il popolo divenga lo strumento di governo - dai congressi
popolari di base al Congresso Generale del Popolo - che l’amministrazione
governativa sia abolita e sostituita dai comitati popolari e che il Congresso
Generale del Popolo sia un congresso nazionale dove si incontrano i congressi
popolari e i comitati popolari. Se in questo sistema si verificherà una
deviazione della legge della società si tratterà di una deviazione collettiva, che
deve essere corretta in modo collettivo, attraverso una verifica democratica e
non con l’uso della forza. La correzione di questa deviazione non sarà più il
prodotto di una scelta volontaria del metodo di cambiamento o di correzione
di questa deviazione, ma l’inevitabile risultato della natura stessa di questo
sistema di governo democratico. In questo caso non ci sarà più una parte della
collettività contro cui dirigere l’azione violenta e non sarà possibile ritenerla
responsabile della deviazione.
Da: il libro verde, di Muammar Gheddafi.

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