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sabato 16 novembre 2013

LIBIA. Zeidan ammonisce, “intervento straniero se resta caos”

nov 10th, 2013
Notizie Geopolitiche -

Il Primo ministro della Libia, Ali Zeidan, ha ammonito oggi che dicendo che “La comunità internazionale non può più tollerare uno Stato del Mediterraneo che è fonte di violenza e terrorismo”, per cui lo stato caotico delle cose, con continui omicidi, la situazione incontrollata delle frontiere, il blocco della produzione di petrolio, la frammentazione della società in tribù e la continua guerriglia fra le milizie potrebbero comportare l’intervento delle potenze straniere.

Il premier ha ribadito inoltre che il Paese è ancora soggetto ad una Risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che consente alla comunità internazionale di usare la forza per proteggere i civili.
La società libica, lo ricordiamo, è frazionata in tribù e attualmente sono oltre 500 le milizie che non hanno accettato l’invito del governo centrale di sciogliersi nell’esercito regolare.
In giugno è stata l’Italia ad essere stata incaricata dal G8 di prendere in mano la situazione e da qualche giorno circa 500 militari sono addestrati da specialisti italiani proprio nella capitale del paese nordafricano.
Proprio per determinare un piano di interventi, il premier italiano, Letta, e quello libico si sono incontrati a Roma il 4 luglio.

Preso da: http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=35891

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