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sabato 7 dicembre 2013

A Bengasi le resa dei conti ha il volto di un gattino

di Redazione - 25/11/2013 - Le forze speciali attaccano e sloggiano gli islamisti, che s'arrabbiano tantissimo e gettano la maschera
Dopo l’incontro a Londra tra il premier Zeidan e i rappresentanti di Gran Bretagna e Stati Uniti, la settimana si apre con il governo all’attacco.

I BLOCCHI - La Libia è piagata da settimane di blocchi delle esportazioni petrolifere provocato da diverse ribellioni delle numerose milizie che non hanno smobilitato dopo la caduta di Gheddafi e che in questo modo ricatto aziende e governo cercando di monetizzare la loro capacità militare.


CAMBIA QUALCOSA? - La settimana scorsa però in Libia si sono viste le prime proteste contro le milizie e sembra proprio che i governi sui quali più conta Zeidan, i due anglosassoni e quelli italiano, antico referente coloniale e maggior cliente attraverso ENI, siano pe runa volta concordi sull’opportunità di disarmare le milizie, impresa comunque pericolosa per un esecutivo debole e un esercito ancora allo stato embrionale, anche se sarebbe imposta da una legge votata a larga maggioranza.

ALLA RISCOSSA - Intanto a prendere sonore legnate sono stati quelli di Ansar al Sharia, sospettati anche dell’attacco al compound americano che tanti grattacapi ha procurato a Obama, al quale farà piacere sapere che nella notte le forze speciali libiche hanno attaccato il suo quartier generale di Bengasi, finendo per cacciarli dalla città 9 morti e 49 feriti è il bilancio stilato a mattina, anche se l’attenzione del mainstream è stata paradossalmente catturata dalle foto relative al salvataggio di un gattino, rifugiatosi terrorizzato sotto un’auto, che però era in fiamme.

FINE DEGLI ISLAMICI – Il ministro dell’Interno ha dichiarato che tutto quello che possedeva il gruppo islamista a Begnasi è ora sotto il controllo dell’esercito e un ufficiale dell’esercito ha dichiarato a BBC che «questa è la fine di Ansar al Sharia». I leader del gruppo hanno capito l’antifona e hanno rotto l’ipocrisia con la quale avevano cercato di dimostrarsi compatibili con un progetto di Libia democratica, dichiarando alla televisione AhrarTV che il governo, il parlamento e l’esercito sono tutti infedeli e che la democrazia infrange le regole della sharia islamica. Dichiarazione che pone fine ai tanti infingimenti di questo gruppo finanziato dai paesi del Golfo.

LA BATTAGLIA - Gli scontri sono scoppiati dopo che nella notte dei membri del gruppo avevano fermato e malmenato una persona a un posto di blocco perché portava un’arma. La denuncia dell’aggressione avrebbe provocato l’intervento delle forze speciali, accolte a fucilate. Dopo una serie di scontri a fuoco la martina ha portato una calma apparente, con scuole, edifici pubblici e negozi opportunamente chiusi fino a che non sarà dichiarato il cessato pericolo per i civili.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/1233173/a-bengasi-le-resa-dei-conti-ha-il-volto-di-un-gattino/

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