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lunedì 27 gennaio 2014

La Libia rialza la bandiera verde?

martedì 21 gennaio 2014

In questi ultimi due giorni ho ricevuto da più parti notizie di scontri in Libia tra sostenitori di Gheddafi e l'attuale regime. In particolare, tramite l’avvocato Luca Tadolini ho ricevuto il seguente comunicato di Nuri Ahusain (Nuri Ahusain è quel patriota libico cui dedicai due post[1] all’epoca del voltafaccia del governo italiano contro la Libia di Gheddafi):
Dott. Nuri Ahusain 3885652064
Avv. Luca Tadolini 3483354890
Il Sud della Libia rialza la Bandiera Verde: l’aviazione del Governo di Tripoli da tre giorni bombarda la popolazione. Il silenzio dei media sulle vittime civili.
Nuri Ahusain, responsabile degli studenti libici per la Jamahiriya, attualmente a Perugia, riferisce le drammatiche notizie che arrivano dalla propria città SABHA, capitale della grande regione del Fezzan, nel sud della Libia, dove risiede la famiglia.
“Gli scontri intertribali che hanno caratterizzato gli scorsi mesi si sono trasformati in una sollevazione pro-Jamahiriya contro i seguaci del governo di Tripoli, arrivato al potere con l’appoggio della NATO, e che ora sta bombardando indiscriminatamente la popolazione civile.Da un mese in Sabha, capitale della regione del Fezzan, nel Sud della Libia, erano in corso scontri fra la tribu Tubu e la tribù Uggeche.


Questa tribù era composta dagli elementi che comandavano al tempo della monarchia filo-inglese prima della rivoluzione nazionale di Gheddafi: questo gruppo Uggeche è ritornato in auge dopo la caduta della Jamahiriya. Le milizie filo-governative comandate da Swlad Sliman si sono rese responsabili di gravi violenze durante questi mesi, macchiandosi di omicidi di politici avversari e di qualsiasi oppositore.
In questi giorni la sollevazione ha cambiato nettamente colore: le tribù antigovernative si sono riunite in unico schieramento che si riconosce nella Jamahiriya e nella Bandiera Verde.
In pochi giorni sono cadute sotto il controllo del fronte per la Jamahiriya, la stessa capitale regionale Sabha.
A questo punto sono iniziati bombardamenti indiscriminati da parte di aerei governativi, probabilmente con equipaggi misti, piloti libici e dell’Emirato del Qatar, e forse anche turchi.
I bombardamenti hanno colpito la capitale regionale Sabha sui quartieri di Al Fath, Grad e Al Nastri, e città come Al Mancia.
Viene colpita la popolazione civile, compresi donne e bambini. Totalmente assente la televisione e la stampa internazionale che nella guerra contro la Jamahiriya inondava il mondo di immagini e notizie a senso unico.
Per difendere la popolazione, nelle ultime ore è stato compiuto un attacco contro la base aerea da dove partivano le incursioni.
Sotto i bombardamento sono morte 75 persone ed altre 200 sono rimaste ferite.
In queste ore giungono notizie che le milizie governative stanno attaccando Sawani bin Adam alle porte di Tripoli dove era stata alzata la bandiera Verde alla notizia che Sabha era tornata nella Jamahiriya.”
Nuri Ahusain
FINE DEL TESTO DI NURI AHUSAIN
Oltre a questo, ho ricevuto (via Facebook) due foto, datate 18 gennaio 2014 recanti la seguente didascalia (di cui peraltro non sono in grado di valutare l'attendibilità):
“Le foto dei valichi di frontiera Tra Libia e Tunisia nelle mani dei partigiani della Jamāhīriyya Libica”



Fonte: Syria-Press وكالة الا نباء السوريه II
Mio commento personale:
A me, la ricomparsa della bandiera verde nel sud della Libia – e la conseguente repressione governativa – ricorda un po’ la ricomparsa della bandiera borbonica – con la conseguente repressione governativa – nel sud d’Italia all’indomani del 1860.


Del resto, avevo già scritto a suo tempo come l’atteggiamento di Gheddafi nei confronti degli oppositori ricordasse quello di Francesco II di Borbone e di Pio IX (oppositori rivelatisi, ieri come oggi, indegni della magnanimità ricevuta):Gheddafi, Pio IX e il rispetto della parola data:
http://andreacarancini.blogspot.it/2011/06/gheddafi-pio-ix-e-il-rispetto-della.html Proprio questa può essere la chiave di lettura giusta delle cosiddette “Primavere arabe”: una sorta di sequel africano del massonico “Risorgimento” in cui le popolazione “liberate” sperimentano sulla propria pelle lo spirito sanguinario delle potenze coloniali venute a spazzare via i “tiranni”.


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[1]Davvero il terrorista è Nuri Ahusain?: http://andreacarancini.blogspot.it/2011/06/davvero-il-terrorista-e-nuri-ahusain.html Luca Tadolini: il caso Nuri Ahusain alla luce della guerra di Libia:http://andreacarancini.blogspot.it/2011/09/luca-tadolini-il-caso-nuri-ahusain-alla.html Pubblicato da Andrea Carancini a 16:00
Fonte: http://andreacarancini.blogspot.it/2014/01/la-libia-rialza-la-bandiera-verde.html

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