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lunedì 28 luglio 2014

Libia, liberali battono gli islamisti alle elezioni (farsa) parlamentari.

miracolo, o forse solo volontà di qualche RATTO: Comunicati i risultati delle parlamentari dello scorso 25 giugno. Incertezza sulla maggioranza. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime conseguenza dei combatitmenti tra l'esercito regolare e i gruppi ribelli.
22 luglio 2014Le forze liberali hanno battuto quelle islamiste nelle elezioni per il nuovo Parlamento libico, che si sono tenute in Libia il 25 giugno scorso. Dopo alcuni rinvii, la Commissione elettorale libica ha infatti annunciato i risultati definitivi del voto. Queste elezioni sono state caratterizzate dal voto a candidati individuali e non a liste di partiti; per questo motivo, è difficile capire a chi andrà la maggioranza del Congresso generale Nazionale, il Parlamento della transizione, ma la maggior parte dei nuovi eletti sono indipendenti che si oppongono agli islamisti.

Analizzando i nomi dei candidati emerge infatti come sui 200 seggi da assegnare 50 siano andati a candidati legali alla Coalizione delle forze liberali, mentre solo una trentina ai partiti islamisti. Dei 200 seggi per il momento ne saranno occupati solo 188 perché 12 non sono stati ancora assegnati per irregolarità.

Gli scontri
I risultati arrivano proprio mentre nel paese si intensificano gli scontri tra esercito e islamisti. Solo oggi sedici persone, per la maggior parte soldati, sono rimaste uccise ed altre 81 ferite in scontri tra l'esercito regolare e gruppi islamisti a Bengasi, nell'est della Libia. Intanto è salito a 47 morti e un miliardo di dollari di danni il bilancio degli scontri degli ultimi giorni all'aeroporto internazionale di Tripoli. E negli scontri tra le
milizie di Zintan e quelle di Misurata, secondo il ministero della Salute libico, si contano anche 120 feriti. Anche dal punto di vista economico quindi i danni sono ingenti perché il 90 per cento degli aerei presenti nello scalo, circa 21, sono andati distrutti. E a queste perdite vanno aggiunti i danni per la distruzione di parte dello scalo (per esempio, la sala d'attesa).

E' da almeno una settimana che le milizie di Zintan che controllano l'aeroporto sin dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi si difendono dagli attacchi delle milizie di Misurata e da quelle islamiste che cercano di conquistare anche quella zona (essendo sotto il loro controllo già buona parte della città).

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