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sabato 8 agosto 2015

Manifestazioni in tutta la Libia ed all' estero contro la "sentenza" dei RATTI di Tripoli

Il 28 luglio 2015, finalmente si concludeva la farsa del "processo" contro Saif al islam Gheddafi, e gli altri esponenti dell' UNICO legittimo governo Libico: quello della jamahiriya.
La farsa iniziava nel 2011, dopo l' occupazione militare della Libia da parte dei soliti noti, USA, Gran Bretagna, NATO, senza dimenticare l' Italia serva.
Normalmente gli " esportatori di democrazia" quando occupano un paese pensano subito ad eliminare gli ex dirigenti per via giudiziaria, ( se non lo hanno fatto prima).

Il "processo" si dimostrava subito una farsa, gli imputati non conoscevano i capi di imputazione, se non dopo mesi, intanto le condizioni di detenzione erano disumane, carceri segreti, torture, nel tentativo di estorcere false confrssioni. Gli imputati non potevano neanche parlare con i loro avvocati difensori, gli stessi avvocati venivano minacciati. Sedute in videoconferenza, della durata di pochi minuti, basta pensare come può funzionare internet in Libia, dopo 8 mesi di bombardamenti NATO al tappeto nel 2011, e dopo 4 anni di scontri quotidiani tra RATTI venuti da fuori ad occupare il paese. Un solo testimone come accusa, saltato fuori in modo improbabile all' ultimo minuto, ovviamente la difesa non ha potuto controinterrogarlo. Appena un giorno prima del "verdetto" gli imputati, hanno denunciato di essere stati avvelenati, ( un tentativo di eliminarli mal riuscito, un avvertimento ? cosa altro ? ).

Tutto questo dovrebbe essere sufficente per capire che anche secondo la " legmedge internazionale", cioè la legge degli occupanti, questo processo non vale niente, è un falso.
I media italiani riferivano della " condanna" di Saif anche con un certo compiacimento, mentre i media esteri non trovavano niente di meglio di cui parlare, se non del fatto che in Libia sono diminuite le importazioni, anche alimentari, lascio giudicare a voi se la notizia è questa, o invece dovrebbe essere il fatto che un paese totalmente autosufficentefino al 2011, adesso è costretto ad importare alimenti dall' estero.
gia dal giorno della lettura della "sentenza" il 28 luglio iniziavano le proteste in libia, i rifugiati libici in Egitto manifestavano difronte all' ambasciata USA, erano presenti tra gli altri il dottor Mussa ibrahim,ed il Dr. Hamza al Touhami.
Foto della manifestazione, video e la trascrizione della dichiarazione sono in arabo, a questo link: https://vivalibya.wordpress.com/2015/07/29/statement-and-vigil-from-exiles-in-egypt-to-the-families-of-political-prisoners-in-libya/

Intanto il 30 luglio a Sabha i manifestanti bruciavano lo straccio della vergogna ed innalzavano la bandiera verde: https://youtu.be/UVtaifpTar0

Manifestazini a Barak Al-Shatii , città della tribù di Abdullah Al senussi: https://youtu.be/Lrl04cIxH6Q

A Sirte la tribù dei Figli di Omar protestava per le strade, con le bandiere verdi e gli slogan ormai noti dal 2011, Allah Muammar Libia wa bass, ( Allah Muammar la libia e niente altro): . https://www.facebook.com/347296292079936/videos/584422151700681/

Il 3 agosto, marcia di solidarietà a Malta, sempre contro la "sentenza".

il 4 agosto manifestazione a Bengasi, la gente gridava MUAMMAR, MUAMMAR, i manifestanti sono stati attaccati dalle bande islamiste ( e non dai cittadini, come spiegano i media), anche con armi pesanti.
Altre manifestaziono sono previste in tutta la Libia occupata, il 21 agosto.

Se ce ne fosse bisogno questo è una piccola rassegna i quanto si può trovare in rete, il popolo libico in massa rigetta la "sentenza" dei ratti,si segnalano scontri armati a Sabha, 2 morti a Sirte, ad isdabja i manifestanti pacifici sono stati attaccari da DAESH, ( o come si fanno chiamare i RATTI dei " fratelli musulmani" ISIS, Al qaeda) creati dall' america.

A distanza di 4 anni dalla distruzione ed occupazione della Libia, il popolo intero è contro i RATTI occupanti, uomini e donne non hanno più paura, vanno in giro con le bandiere verdi, il ritratto di Saif, e degli altri membri del legittimo governo Libico.
Tutto questo viene nascosto accuratamente dai media.
Gli uomini liberi sono con il popolo libico, rivolgo i migliori auguri che dalle proteste si possa passare alla liberazione della Libia.
Vogliamo rivedere le bandiere verdi nella piazza verde, rivogliamo Muammar al suo posto, vogliamo la Libia LIBERA.

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