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sabato 27 febbraio 2016

LA FINE DEL CONTANTE ARRIVERA’, PRESTO

Postato il Giovedì, 18 febbraio @ 23:10:00 GMT di davide

DI TYLER DURDEN (postato da Simon Black via sovereginman.com)
zerohedge.com
La situazione si sta facendo molto preoccupante. Il momento di “far fuori il contante” ed in particolare i tagli da 500€ e 100$ si sta avvicinando.
Lunedì il Presidente della BCE ha affermato che sta seriamente pensando di mettere fuori corso la banconota da 500€.
Ieri l’ex Segretario del Tesoro Larry Summers ha pubblicato un editoriale sul Washington Post dicendo di sbarazzarsi della banconota da 100$.


Eminenti economisti e banche si sono uniti al coro negli ultimi mesi, acclamando la scomparsa del denaro contante.
Il ragionamento è sempre lo stesso: che il contante viene usato solo da criminali, terroristi ed evasori fiscali.
In questo editoriale Summers fa riferimento ad una ricerca di Harvard intitolata “Rendere il lavoro più difficile ai cattivi: caso di studio sull’eliminazione delle banconote di taglio alto”.
Il titolo riassume bene il pensiero comune. All’interno si suggerisce l’eliminazione dei tagli 500e e 100$.
Gli autori sostengono che “senza la possibilità di utilizzare quelle banconote, le persone coinvolte in attività illegali – “i cattivi” del titolo – affronterebbero costi maggiori e maggiori rischi di detenzione. L’eliminazione del contante distruggerebbe il loro “modello di business”.
Personalmente lo trovo comico.
Riesco solo ad immaginarmi un mucchio di burocrati e politicanti chiusi in una stanza che fingono di sapere qualcosa di attività illegali.
Non ha senso. Da quando esiste la civiltà è esistito il crimine. Il crimine esiste da prima del denaro contante e continuerà ad esistere comunque, anche se questo verrà eliminato.
Forse ancora più esilarante è che molti di questi governi in bancarotta sono così disperatamente alla ricerca della crescita economica da contare le attività illegali di narcotraffico e prostituzione nel calcolo del PIL. Ovviamente entrambe le attività sono gestite in contanti.
Paradossalmente, eliminando il contante contrarrebbero il proprio PIL.
Cosa c’è davvero dietro? Perchè eliminare una cosa che solo una minima parte della popolazione usa per attività illegali?
Il contante è il tallone d’Achille del sistema finanziario.
Le Banche Centrali di tutto il mondo hanno mantenuto tassi di interesse prossimi allo zero per quasi otto anni.
Nonostante abbiano creato enormi bolle e un gigantesco ammontare di debito le loro strategie non stanno funzionando.
Specialmente in Europa, il tentativo di innescare la ripresa (insieme al velenoso obiettivo dell’inflazione) è fallito.
Naturalmente, visto che ciò che hanno tentato non ha funzionato, la loro soluzione è di continuare...sempre di più.
I tassi di interesse in Europa ora sono negativi. I tassi giapponesi sono anch’essi negativi.
Persino negli USA, la FED ha ammesso di aver preso in considerazione tassi di interesse negativi.
Non hanno altra scelta: aumentare i tassi manderebbe in bancarotta i governi che supporta e manderebbe a monte ogni speranza di ripresa economica.
Basta osservare quanto bassi siano i tassi negli USA – ma comunque nell’ultimo trimestre il PIL si è fermato. Non si possono permettere di alzare i tassi.
Finchè l’economia mondiale sarà così debole, le Banche Centrali non hanno altra possibilità se non portare i tassi in un territorio ancora più negativo.
Detto ciò, i tassi negativi saranno il cancro del sistema finanziario.
Prima o poi, se le banche devono pagarsi tra loro enormi interessi negativi e alle banche centrali, dovranno necessariamente riversare quegli stessi tassi negativi sui clienti.
Molte banche già lo fanno, specialmente sui depositi più ingenti.
L’abbiamo visto accadere in Europa, dove alcune banche addebitano interessi negativi ai clienti per averne in deposito il denaro e, in circostanze straordinarie, pagano altri clienti per prendere denaro in prestito.
È follia.
Ad un certo punto, comunque, quando i tassi diventeranno così negativi nessuna persona sana di mente avrà più interesse a depositare il proprio denaro nel sistema bancario.
Magari la gente si accorgerà che è più conveniente continuare a prelevare e avere in mano denaro contante.
Sicuramente il contante non frutta interessi, ma non ha nemmeno alcun costo.
Con 200.000$ sul conto corrente ad un tasso negativo dell’1%, il costo che andrà alla banca sarà di 2.000$ all’anno.
Ha chiaramente più senso comprare una cassetta di sicurezza e tenere i contanti a casa.
Il problema è che le banche quel denaro non ce l’hanno.
Non esiste denaro sufficiente nell’intero sistema per coprire una piccola frazione di tutti i depositi bancari.
Ancora più importante: le banche (specialmente in USA ed Europa) sono particolarmente carenti in liquidità.
Investono la maggior parte dei vostri depositi in prestiti o prodotti dal dubbio valore di lungo periodo, per quanto qualsiasi investimento possa apparire idiota.
Molte banche hanno intrapreso un grosso cambio nei bilanci, ciò che era definito “in vendita” ora è “trattenuto a maturare”.
È un trucco di contabilità usato per nascondere le perdite nei portafogli obbligazionari. Ma significa anche che dqueste dispongono di meno liquidità per supportare i prelievi dei clienti.
L’effetto collaterale dei tassi di interesse negativi è che la gente è spinta a tenere il denaro fuori dal sistema bancario.
È chiaro che una crescita dei prelievi farebbe crollare il sistema.
Le banche non vogliono che ciò accada.
Ma dato che le banche centrali non hanno altra scelta se non continuare con questa politica, l’unica opzione logica è bandire il contante ed obbligare i consumatori a lasciare il proprio denaro nel sistema.
Non dubitate, questa è una forma di controllo del capitale e tra poco arriverà anche nel sistema bancario a voi più vicino.

Fonte: http://www.zerohedge.com/
Link: http://www.zerohedge.com/news/2016-02-17/ban-cash-coming-soon
17.02.2016
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l'autore della traduzione FA RANCO

Preso da: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16250

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