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sabato 9 aprile 2016

Libia. Una "farsa" servita solo al cambio di casacca dell'Italia: dall'Egitto a Fratelli Musulmani

Libia. Una farsa servita solo al cambio di casacca dell'Italia: dall'Egitto a Fratelli Musulmani

 
 
 
 
 
 
 
 
In Libia, dopo la "farsa" dell'approdo con il gommone dell'uomo della comunità internazionale Serraj abbiamo sempre due governi contesi che si fanno la lotta, in un clima di maggiore instabilità perché l'ex leader del governo di Tripoli sta organizzando la ribellione da Misurata. Uno spettacolo triste, grottesco e farsesco portato avanti dalla "comunità internazionale" che ha ottenuto un solo risultato, il cambio di casacca dell'Italia: non più la fazione di Tobruk sostenuta dall'Egitto, ex alleato italiano prima del caso Regeni, ma quella dei Fratelli Musulmani - e quindi di Turchia, Arabia Saudita, Regno Unito e Stati Uniti - di Tripoli. Un cambio di casacca significativo dai risvolti geopolitici molto significativi.

Una farsa di cui siamo gli attori, scrive Manlio di Stefano del M5S. L'intento ci sembra piuttosto chiaro: insediare Serraj a Tripoli giusto il tempo di firmare il suo primo e forse unico decreto ovvero la richiesta d'intervento internazionale per la “stabilizzazione” della Libia. Alias, una nuova guerra sulle sponde del Mediterraneo, una nuova invasione che da tempo gli Usa, il Regno Unito, la Francia e le multinazionali del petrolio "chiedono" all'Italia per spodestala dalla sua storica supremazia territoriale. 

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