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mercoledì 3 maggio 2017

FMI: “Come abolire il contante contro la volontà popolare”

Un paper firmato da un’analista del Fondo Monetario Internazionale ha messo in luce gli effetti macroeconomici dell’abolizione del contante nell’economia

Abolizione del contante e tracciabilità di tutti i pagamenti: ci risiamo. Le spinte in questo senso sono aumentate vertiginosamente negli ultimi mesi. Se da un lato la tracciabilità completa sarebbe un’arma letale nei confronti dell’evasione fiscale, dall’altro va affrontata la ritrosia della maggioranza di contribuenti e cittadini, che spesso preferisce l’utilizzo del denaro fisico: vuoi per ragioni di privacy, vuoi per la percezione più chiara delle spese effettuate in rapporto a quanto resta in tasca.

A riportare la questione agli onori delle cronache un paper firmato dall’analista del Fondo Monetario Internazionale, Alexei Kireyev, ha messo in luce gli effetti macroeconomici dell’abolizione del contante nell’economia, suggerendo anche ai governi una serie di step per arrivare a godere dei "benefici" di questo traguardo.
Secondo l’analista, “l’uscita completa dal contante dovrebbe essere organizzata per gradi. Il de-cashing andrebbe costruito su passi iniziali largamente non contestati come l’abolizione delle banconote di grosso taglio, il piazzamento di tetti sui valori delle transazioni in contanti e il reporting dei movimenti dei contanti attraverso I confini nazionali”. In seguito dovrebbero intervenire “incentivi per l’apertura di depositi trasferibili”.
In ogni caso “i tentativi di imposizione del de-cashing (l’abolizione del contante) per decreto andrebbero evitati dato l’attaccamento personale al contante”; l’analista, proseguendo con i suoi suggerimenti, afferma che “in particolare le autorità, attraverso il de-cashing” debbono far alleviare il sospetto che questo sia “un tentativo di controllare tutti gli aspetti della vita delle persone, compreso l’uso del denaro, o di spingere il risparmio verso le banche”. Meglio puntare ad azioni che si avvalgono di “scelte individuali” basate su “considerazioni di costo-beneficio”.
In India il governo Modi ha già tolto dalla circolazione le banconote di grosso taglio, provando il caos. Dopo New Delhi, potrebbe toccare ad altre nazioni in Australia e in Europa.
Le analisi espresse, come sempre in questi casi, rappresentano le idee personali dell’autore e non quelle ufficiali del Fmi. Eppure è chiaro da tempo che per contribuire all’efficacia politica monetaria e per aiutare l’afflusso del risparmio nelle banche, si sta spingendo verso una campagna di compressione dell’uso del contante.

Preso da: http://quifinanza.it/soldi/fmi-come-abolire-il-contante-contro-la-volonta-popolare/115830/?ref=libero

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