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lunedì 19 giugno 2017

Jacques Attali: “I politici eletti NON hanno più potere. Ecco il vostro futuro” SPAVENTOSO!


Prima delle elezioni presidenziali francesi, abbiamo dedicato un post al CRIMINALE FRAMASSONE Jacques Attali, padrino di Emmanuel Macron neo presidente della Repubblica di Francia. 
Jacques Attali: Cosa credeva la plebaglia europea, che l’euro fosse stato costruito per la loro felicità?
Pochi giorni fa è stato pubblicato,da Artémisia Collège, un montaggio su delle dichiarazioni, che gelano semplicemente il sangue, di Jacques Attali in merito all’Europa, ai trattati di Maastricht, al futuro, al mercato, allo Stato, alla politica, ai servizi, al successore di Emmanuel Macron e all’esistenza dell’essere umano.
E c’è chi ancora ride quando gli si parla di queste dichiarazioni…
Ci chiediamo: che speranza abbiamo per fermare questi PSICOPATICI!!
Se non iniziamo a lavorare su noi stessi, che dovremmo, innanzitutto, smettere di metterci al servizio del CRIMINE ELITARIO, sarà la fine!
Ecco il video e a seguire la traduzione



Pubblicato il 17 giugno 2017
Attali: “I politici eletti non hanno più potere. Ecco il vostro futuro” – SPAVENTOSO!
VoceFuoriCampo:“Portavoce dei mercati, padrino di Macron, Attali ci ricorda che votiamo per eleggere degli impotenti agli ordini dei mercati. E ci svela i progetti allucinanti e spaventosi dei mondialisti”.
Jacques Attali:“Emmanuel è un caro amico. Sono molto fiero di essere stato all’origine della sua carriera. È molto interessante e sono convinto che sarà un giorno, presidente della Repubblica” (Aprile 2016).
VoceFuoriCampo:“Il mercato ha designato Macron come presidente della Repubblica, aiutato in ciò da alcuni elettori.”
Jacques Attali:“Il presidente della Repubblica non ha più poteri o per lo meno, ha molto meno poteri rispetto a prima. I francesi ed esso stesso credono ancora che ha gli stessi poteri.
Giornalista:“E perché avrebbe meno poteri?”
Jacques Attali:“Ha meno potere per mille ragioni. Innanzitutto, per un buon motivo non c’è più la pena di morte e non c’è più l’Unione sovietica. Quindi le due dimensioni fondamentali della taumaturgia, il diritto di vita e morte sono sparite. L’Euro altro buon motivo fa che una grande parte della politica economica è fortunatamente diventata europea. La decentralizzazione e i grandi investimenti non sono più dello Stato e la politica delle grandi infrastrutture non gli appartengono più.
Le PRIVATIZZAZIONI: Non c’è più una politica industriale possibile!
La GLOBALIZZAZIONE: Il mercato ha vinto alla grande!
C’è un gran numero di cose che credevamo a portata di mano dello Stato che non lo sono più.
VoceFuoriCampo:“Il signor Attali ricorda qui che il presidente non ha più potere al di fuori di quello che gli viene dato dal mercato”.
Giornalista:“La maggior parte dei politici e dei dirigenti politici si accontentano di gestire al meglio il quotidiano e di colmare i buchi mentre bisognerebbe agire e andare avanti.”
Jacques Attali:“Non hanno poteri reali, quelli che abbiamo appena visto. La grandezza di venire eletto dal popolo non dà potere reale sulla società.
VoceFuoriCampo:“Il signor Attali ci ricorda anche che il personale politico è impotente. Intendendo che i politici sono oramai al servizio del mercato. Il mercato ha quindi il potere. I suoi trattati fanno la legge che s’impone alla legge degli uomini.”
Jacques Attali:“Tutti quelli che hanno tenuto la penna per scrivere le prime versioni del trattato di Maastrischt, di cui ho avuto il privilegio di far parte, … ci siamo accuratamente impegnati a fare in modo che USCIRE NON SIA POSSIBILE! Abbiamo accuratamente dimenticato di scrivere l’articolo che permette di uscire!
VoceFuoriCampo:“Il signor Attali si dichiara onorato di aver impedito ai popoli di autodeterminarsi . Solo il mercato determina. Il suo obiettivo è di estendere il suo potere.
Jacques Attali:“Il mercato si estenderà fino a quei settori ai quali finora non aveva accesso: come la sanità, l’educazione, la giustizia, la polizia, gli affari esteri… E nello stesso momento, in parallelo, nella misura in cui non ci sono regole di diritto, il mercato, si estenderà a dei settori oggi considerati come illegali, criminali come la prostituzione, il commercio degli organi, il commercio delle armi, il racket ecc.. E dunque avremo sempre più un mercato che dominerà, provocando una concentrazione delle ricchezze, un’ineguaglianza crescente, una priorità assoluta data dal breve termine e dalla tirannia del momento presente e del denaro. Fino e compreso alla commercializzazione della cosa più importante: la vita, la trasformazione dell’essere umano in un oggetto mercantile. Esso diventato un clone e un robot di se stesso.
VoceFuoriCampo:“Il presidente e i ministri sono i secondi coltellli incaricati per facilitare la presa di potere del mercato: sregolamentare, impoverire e smantellare i servizi pubblici, aprire tutti i settori alla concorrenza, distruggere le protezioni dei lavoratori e dei cittadini. Si tratta di consegnare al mercato gli ultimi settori ancora posseduti dal popolo. E affinché il popolo stia in silenzio…
Jacques Attali:“Nessun governo non oserà più oggi ritornare sullo stato di emergenza. Nessun governo!”
Giornalista:“Ci sta dicendo che non potremo uscire dallo stato di emergenza?
Jacques Attali:“No, penso che non ne usciremo mai più. Perché qualsiasi governo che uscisse dallo stato di emergenza darebbe il sentimento di una debolezza. E, purtroppo, tanto assurdo quanto il principio di precauzione che esso stesso è eccessivo ma di cui nessuno non può più uscire. Dunque si creano a volte, involontariamente, delle irreversibilità. Siamo in uno stato di emergenza, ma per natura, dobbiamo permanentemente stare in uno stato di emergenza. E il fatto di significarlo tramite le istituzioni non fa che esprimere una realtà.
VoceFuoriCampo:“Chi ha il potere? Il mercato è lo strumento che permette al capitale di accumularsi. I padroni del capitale e delle proprietà lucrative sono quelli che hanno il potere politico. Fanno e disfanno i poteri politici a loro piacimento senza che i popoli intervengano. Hanno già previsto la successione di Macron …
Jacques Attali:“E andrei pure più avanti… Credo che conosco quella che verrà dopo di lui”.
4:46 min.
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